In ambito logistico, l’innovazione si può concretizzare in molteplici forme. Non sono solo tecnologie e digitalizzazione a impattare su flussi e processi, ma sono le persone a fare la differenza. E la collaborazione è sempre la scelta vincente.
Il progressivo aumento di complessità del mercato, l’ampliamento costante del raggio d’azione e del network di punti vendita e l’altissimo numero di referenze trattate – oltre 30mila – ha imposto a MEF il ripensamento della propria organizzazione logistica. “Un’esigenza che è stata concepita fin da subito come una grande opportunità”, sottolinea Marco Conti Responsabile Logistica MEF, “per questo la proprietà ha deciso di investire in modo strategico in un immobile di proprietà dove catalizzare l’esperienza pregressa e sviluppare innovazione chiamando a collaborare partner e professionisti con competenze diverse per rispondere alle differenti necessità di ottimizzazione”. Tre le esigenze principali: razionalizzare lo stock, efficientare le operations e migliorare accuratezza e velocità nelle spedizioni, a tutto vantaggio del servizio al cliente. Il risultato è un hub di 17mila mq attivato nel 2015 a Campi Bisenzio (FI) per consolidare le attività prima suddivise in tre diversi magazzini e ridisegnare i flussi logistici per alimentare il network distributivo. “La logistica per noi è quasi core business perché ci assicura efficienza e il livello di servizio adeguato a garantirci la soddisfazione dei nostri clienti. Da qui la scelta di “tenere in casa” le attività logistiche e investire in struttura e tecnologie”, racconta Conti.
CINQUE MAGAZZINI IN UNO
L’hub di Campi Bisenzio è stato organizzato in cinque differenti aree attrezzate e gestite secondo logiche differenti per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie di prodotto. Per rendere la complessità basti pensare che il catalogo gestito da MEF spazia da componenti di pochi millimetri fino a pali stra-dali lunghi fino a 10 m. Minuteria e ricambi sono allocate in una zona intensiva alta 8 metri asservita da commissionatori verticali. Le scaffalature sono equipaggiate con pianetti 60x120x40 per un totale di oltre 80mila postazioni. In quest’area vengono ef-fettuati circa il 70% dei prelievi, seppure in volume in uscita corrisponde a 10% del totale. Una seconda area è equipaggiata con scaffalature porta pallet per una capacità complessiva 12.000 bancali, disposti su 9 livelli (fino a 3 di picking e 6 di stock). Una terza area scaffalata è dedicata a merce pallettizzata con altezza variabile dai 1,20 m ai 3 metri. I cavi sono posizionati in un settore che su una superficie di 400 mq può ospitare fino a 250 bobine. In fine, ai fuori sagoma è dedicata una zona con scaffali rompitratta e cantilver, per assicurare la miglior versatilità e razionalizzazione degli spazi nello stoccaggio.
VELOCITA’ E PRECISIONE
“L’obiettivo”, prosegue Dario Bartolini Responsabile CEDI, “è allocare in giornata tut-to il materiale in arrivo, così da avere sempre uno stock aggiornato ed essere massimamente responsivi nell’evasione degli ordini. Due sono i canali da cui giungono gli ordini: dalle filiali giungono sia ordini di approvvigionamento automatico frutto delle elaborazioni del nostro ERP in base alle vendite del giorno precedente, sia or-dini dei clienti che richiedono la consegna presso la propria sede, un cantiere o presso uno dei 42 punti vendita. Il secondo canale è rappresentato dall’e-commerce. Il go-live del nuovo sito è avvenu-to a giugno 2020 e registriamo una crescita continua”.Il cut-off time è fissato per le 19:00, così da coprire l’intera gior-nata lavorativa dei clienti filiali – installatori, elettricisti, etc.. – e rappresenta un termine orario particolarmente sfidante poiché MEF assicura la consegna degli ordini entro la mattina del giorno successivo in tutte le zone direttamente presidiate. “Entro le 8”, confermano Conti e Bartolini con il giusto orgoglio, “raggiungia-mo tutte e 42 le nostre filiali, compresa quella sull’Isola d’Elba. Anche il materiale in consegna diretta presso i clienti, alle loro sedi, magazzini, ma anche presso i cantieri, deve arrivare entro la prima mattinata, così da non sprecare la giornata di lavoro”.
QUANDO LE PERSONE FANNO LA DIFFERENZA
“Quando siamo partiti con l’hub di Campi Bisenzio”, ricorda Dario Bartolini, “potevamo contare su un organico di circa 60 persone che ci consentiva di gestire flussi che sviluppavano circa 140 milioni di euro di fatturato. Grazie alla strategia di sviluppo del Gruppo siamo arrivati nel 2019 a superare il traguardo dei 210 milioni di euro di fatturato.
Una crescita che abbiamo potuto sostenere grazie anche alla partnership con LSG che ci assicurano le risorse e la flessibilità necessarie”. Oggi presso la piattaforma fiorentina di MEF sono attive in totale 110 persone. “Inizialmente”, si inserisce a raccontare Marco Conti, “la collaborazione con LSG si è basata su una logica tradizionale impostata sulla necessità di aumentare gli addetti all’aumentare dei volumi. Nel tempo, però, il progetto di outsourcing si è evoluto introducendo nuove opportunità di ottimizzazione e, soprattutto, assicurandoci la flessibilità necessaria per affrontare variazioni e picchi. Fino all’emergenza pandemica che ha impattato sul business di MEF con un inevitabile calo nei volumi e una prolungata incertezza previsionale che avremmo faticato a gestire da soli. Abbiamo potuto chiudere il 2020 con ottimi risultati in termini di efficienza logistica proprio grazie a questa collaborazione”.
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di Aprile 2021 da Il GIORNALE DELLA LOGISTICA (https://www.ilgiornaledellalogistica.it/case-history/lsg-per-mef-la-scintilla-della-collaborazione/)