MEF a impatto zero entro il 2040 con il supporto di Schneider Electric
A poche settimane dalla conclusione del Mef Evolution Forum, che tra i suoi temi portanti ha avuto quello della sostenibilità, viene ribadita da parte del management aziendale la volontà di proseguire e accelerare un importante progetto con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale della propria attività.
Il progetto è stato avviato con un audit della propria impronta di CO2, che ha evidenziato l’opportunità di intervenire per ridurre le emissioni di gas serra climalteranti.
MEF è il primo distributore di materiale elettrico in Italia ad aver avviato un percorso di decarbonizzazione. MEF sta realizzando una serie di attività per ridurre ulteriormente, rispetto a quanto già realizzato, l’impatto della propria attività sull’ambiente.
Oltre agli interventi di efficientamento energetico già costantemente realizzati nel corso degli anni, MEF potenzierà gli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile sia sul proprio centro logistico (in modo da coprire quasi interamente il proprio consumo) che su tutti i punti vendita sparsi sul territorio. Il progetto prevede inoltre la decarbonizzazione delle caldaie a gas e lo sfruttamento del capillare sistema di monitoraggio multivettoriale presente da anni in tutte le sedi in grado di individuare con precisione sempre nuove opportunità di efficientamento energetico (e di misurarne i risultati ottenuti).
Inoltre, MEF ha implementato una serie di misure per bilanciare la produzione di energia da fonti rinnovabili e efficientare i propri consumi tramite l’utilizzo di automazione per migliorare il consumo diurno quando l’impianto fotovoltaico produce energia (massimizzando l’autoconsumo) e l’ammodernamento delle caldaie a gas con la opportuna conversione a pompe di calore con alto rendimento.
MEF sta inoltre rinegoziando i contratti di fornitura di energia elettrica, favorendo i fornitori in grado di garantire la provenienza dell’energia da fonti rinnovabili, e sta inoltre incoraggiando l’utilizzo di auto elettriche attraverso l’installazione di colonnine di ricarica.
È stato possibile avviare il percorso grazie alla collaborazione con Schneider Electric, che ha realizzato l’audit per il calcolo dell’impronta di carbonio di MEF in base allo standard internazionale GHG (Greenhouse Gas). Schneider Electric ha ulteriormente fornito supporto specialistico a MEF per individuare e valutare l’implementazione di convenienti misure per ridurre le emissioni del 50% entro il 2030 (anticipando gli obiettivi europei) e puntare all’impatto zero entro il 2040.
“MEF è impegnata a ridurre l’impatto ambientale della propria attività e a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. L’obiettivo ambizioso che ci siamo prefissati si raggiungerà con un insieme congiunto di azioni mirate: in concreto, con la sostituzione di corpi illuminanti, l’utilizzo di sistemi di monitoraggio e la gestione intelligente dei carichi, per un accensione più selettiva ed efficace delle luci, ma anche con l’efficientamento della flotta mezzi con modelli maggiormente sostenibili o ancora con la sostituzione di impianti termici e di climatizzazione particolarmente energivori.“, ha dichiarato l’Energy Manager Cristina Cerreto di MEF. “Siamo convinti che la sostenibilità sia una sfida fondamentale per il futuro di tutti e siamo orgogliosi di essere tra i primi distributori di materiale elettrico ad avviare un progetto di sostenibilità di questa portata“.