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PRYSMIAN PRYSOLAR – Il cavo solare di Prysmian Group nato per affrontare l’imprevedibile

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La necessità di rallentare il ritmo crescente del riscaldamento globale con l’impegno di ridurre le emissioni di gas serra ha portato a cercare la soluzione nell’elettrificazione: questo processo andrà sempre di più a toccare lo stile di vita di tutti, dal modo in cui si riforniscono le auto, si riscaldano le case e si alimentiamo i processi industriali.

È ovvio che per riuscire a soddisfare una crescente necessità di energia elettrica senza aumentare ulteriormente le emissioni si deve guardare alle fonti energetiche pulite, come il solare.

Ed è proprio alle applicazioni del solare che si rivolge l’ultima novità in cavo di Prysmian, che con le sue soluzioni è in grado di supportare questa trasformazione in atto proponendo prodotti sempre più efficienti e adatti alla generazione di energia dalle fonti rinnovabili.

Nuove fonti, nuove sfide

Gli impianti solari su scala industriale stanno crescendo in dimensioni e voltaggio e al contempo cresce anche l’interesse degli utenti finali a soluzioni energetiche per l’autoconsumo. Nuove esigenze però che si scontrano con nuovi problemi, come ad esempio sempre più aree geografiche soggette a eventi climatici straordinari, estremi e imprevedibili. Ed è da qui che è partita Prysmian che, con oltre 20 anni di esperienza nel settore dei cavi fotovoltaici, ha sviluppato Prysmian PRYSOLAR: una nuova generazione di cavi H1Z2Z2-K 1,5/1,5 (1,8) kV DC progettati per affrontare le nuove sfide climatiche.

Un cavo solare nato per affrontare l’imprevedibile

I cavi fotovoltaici o cavi solari rappresentano solo l’1-2% dei costi totali di installazione di un impianto fotovoltaico. Tuttavia, sono componenti critici del sistema e un loro guasto comporterebbe “semplicemente” l’interruzione nella produzione di energia.

Eventi climatici estremi, come forti piogge e inondazioni, ormai sempre più frequenti, possono causare il deterioramento dei cavi o guasti, con gravi conseguenze sulla capacità di generare energia, sull’affidabilità degli alimentatori e ovviamente sul ritorno sugli investimenti.

Una delle principali cause di guasti nei cavi è l’immersione prolungata in acqua. È per questo che Prysmian Group ha progettato il primo protocollo di test del settore che certifica la resistenza a lungo termine in acqua per i cavi DC.

È ovvio che un cavo capace di resistere a condizioni critiche e che garantisce il proprio costante funzionamento offre maggiore efficienza degli asset, riduzione della spesa operativa e minor costo livellato dell’energia.

Un cavo con resistenza all’acqua a lungo termine, infatti, garantisce affidabilità anche contro gli eventi più imprevedibili. Prysmian PRYSOLAR, grazie a questo protocollo, garantisce una durata di oltre 30 anni.

Il nuovo protocollo di test di Prysmian Group: WET-I 1500

Con il nuovo protocollo creato da Prysmian Group, chiamato WET-I 1500, si vanno a simulare le reali condizioni che un cavo installato in un impianto fotovoltaico può sopportare.

Nella pratica si testa il cavo con cicli giornalieri di immersione in acqua a 70 °C alla tensione massima consentita (1,8 kV DC). Il risultato? Nessun guasto.

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